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Etico!
L’imballaggio di sughero, come gli altri materiali che già raccogliamo, è riciclabile al 100%: per questo è importante potergli dare una seconda vita. Molto spesso esso viene conferito nel rifiuto secco non riciclabile, mentre se viene raccolto in modo differenziato può essere facilmente riutilizzato in molti modi, dalle calzature alle produzioni di pannelli isolanti e fonoassorbenti, ai granulati per l’edilizia. L’eco-sede Savno, per la quale sono stati usati gli scarti della lavorazione del sughero per l’isolamento dei pavimenti, costituisce in questo senso un esempio importante.
Il progetto di raccolta dei tappi in sughero Etico, che nel Bacino Sinistra Piave vede collaborare insieme Amorim Cork Italia, Savno e I Tigli2, si basa sui principi di sostenibilità sociale: il ricavato della raccolta e del riciclo di questo prezioso materiale viene infatti utilizzato a sostegno di progetti di inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
La raccolta è attiva, attraverso cassonetti o appositi box di cartone, nei Centri di Raccolta, presso gli Ecosportelli e nelle scuole del Bacino Sinistra Piave.
Il materiale, opportunamente purificato da tutto ciò che è estraneo (gabbiette, silicone, plastica, carta) grazie alla collaborazione della cooperativa sociale I Tigli 2, viene portato all’azienda riciclatrice, la B&B Trucioli, dove la preziosa materia prima viene lavorata per poi essere riutilizzata principalmente nella bioedilizia.
La preferenza per i tappi in sughero al posto delle alternative in plastica e alluminio, non è solo una questione di scelte di packaging, ma di salvaguardia di una risorsa naturale troppo preziosa per essere gettata nella spazzatura e che può avere una miriade di applicazioni di riciclo, dalla bioedilizia al design.
Non tutti sanno che il sughero è ricavato dalla corteccia di una quercia - la Quercus suber - che vive solo ed esclusivamente nell’area del Mediterraneo, in particolare Portogallo, Spagna, Francia, Italia (Sardegna) e nord Africa. Le foreste da sughero sono un habitat naturale per numerosissime specie animali e vegetali che in sua assenza rischierebbero l’estinzione, sono una preziosa opportunità lavorativa per gli abitanti delle zone interessate e sono anche una vera e propria barriera contro l’avanzare del deserto.
L’attività della decortica poi, non è come pensano alcuni dolorosa per la pianta, anzi. Come avviene con la tosatura di una pecora, la corteccia viene separata dalla pianta senza intaccarne la sopravvivenza e piuttosto rinforzandone il vigore per la produzione di altro sughero. Infine, le foreste da sughero del Mediterraneo, sviluppate in un’area di 2,2 milioni di ettari, sono in grado di assorbire più di 14 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.
Per scaricare la locandina clicca qui.
Per scaricare il modulo di adesione al progetto per le aziende clicca qui.
Per scaricare il modulo di adesione al progetto per le scuole clicca qui.