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Raccogli l'olio e doni un tesoro
Grazie al progetto “Raccogli l’olio e doni un tesoro”, l’olio alimentare esausto può essere conferito, oltre al Centro di Raccolta, anche in speciali contenitori dislocati sul territorio. Per meglio intercettare l’olio esausto ed evitare danni ambientali, Savno ha infatti attivato accordi con la GDO (Grande Distribuzione Organizzata), le Amministrazioni Comunali e altri Enti per il posizionamento di contenitori ermetici presso alcuni supermercati e numerosi punti di ritrovo.
Ogni anno viene inoltre istituita nelle scuole di ogni ordine e grado una speciale raccolta della durata di 30 giorni grazie alla quale gli studenti possono contribuire alla raccolta di questo prezioso materiale.
Ciò che contraddistingue il progetto di Savno rispetto ad altre similari iniziative sul territorio nazionale è lo scopo benefico dell’iniziativa: il ricavato della vendita dell’olio raccolto viene interamente devoluto a favore della Fondazione di Comunità Sinistra Piave Onlus per progetti a sostegno dei cittadini deboli del territorio.
L’olio alimentare esausto è un rifiuto altamente inquinante che, se non correttamente smaltito, ha effetti disastrosi sull’ambiente. L’olio riversato sul suolo crea infatti una pellicola che avvolge ogni particella di terra impedendo la normale nutrizione dei vegetali
Similmente, lo sversamento di olio esausto nei lavandini, nei WC o nei tombini, causa grave inquinamento del suolo e delle acque. Un solo litro di olio - ovvero il contenuto di una bottiglia - può inquinare ben 1000 metri cubi di acqua e un'area molto più ampia di un campo da calcio.
Questo perché crea sulla superficie dell’acqua una specie di tappo che impedisce l’ossigenazione e il passaggio dei raggi solari, causando la morte di piante e animali. Sono gravi anche i danni provocati dall’olio ai depuratori comunali: l’olio scaricato nel lavandino e nel wc ne impedisce il corretto funzionamento richiedendo continue spese di manutenzione e ingenti spese energetiche.
La raccolta è rivolta esclusivamente agli oli esausti da cucina: l’olio d’oliva e di semi, di frittura, di conserve, delle scatolette del tonno o di altri cibi sott'olio. Non sarà possibile conferire olio minerale da motore, pena la dequalificazione dell’intero carico.
Attraverso una lavorazione particolare chiamata “rigenerazione” si ottengono glicerina e saponi per l’industria e soprattutto prodotti molto simili a quelli ricavati dal petrolio ma meno inquinanti come il biodisel, l’olio motore, gli asfalti, i lubrificanti e i saponi industriali.